II rimboschimenti a douglasia (Pseudotsuga_menziesii) furono introdotti a fine Ottocento da Guitto Guadagni nella sua tenuta di Masseto, accanto ad altre interessanti sperimentazioni forestali. La diffusione della douglasia è dovuta alla rapidità di accrescimento che questa conifera di origine americana ha evidenziato anche in alcune delle nostre colline e montagne.
La douglasia è una specie che predilige terreni sciolti, profondi e silicei, adattandosi anche a terreni con reazione lievemente alcalina. Esige climi sufficientemente freschi. Nei riguardi della luce è mediamente eliofila. Di solito forma soprassuoli puri, rare volte è consociata con altre specie. Un esempio di quest'ultimo caso è il rimboschimento nei pressi di Castelluccio (sopra Lubaco, alt. 500 m). Qui la douglasia forma, col pino nero (Pinus_nigra), il piano dominante; il sottobosco è invece costituito da orniello (Fraxinus_ornus), ginepro (Juniperus_communis), biancospino (Crataegus_monogyna), castagno (Castanea_sativa), elleboro (Helleborus_viridis), cerro (Quercus_cerris), sanguinello (Cornus_sanguinea) e cisto (Cistus_monspeliensis).
I popolamenti puri sono invece caratterizzati da un sottobosco pressoché assente, ad eccezione di qualche specie presente qua e là, come: viola (Viola_canina), olivella (Daphne_laureola), rovo (Rubus_ulmifolius) e felce aquilina (Pteridium_aquilinum).
Oltre ai rimboschimenti effettuati nei pressi di Castelluccio, si segnalano quelli vicini, fra Meleto e Pratellino (a circa 600 m), che sono i più recenti, quelli sotto Aceraia (fra i 570 e i 700 m), sul Poggio Ripaghera ed alle pendici del Monte Giovi (a circa 900 m). Alcuni di questi sono già arrivati a maturità ed è stato avviato il taglio.