Arbusto o piccolo albero caducifoglio alto fino a 6 m, dalla chioma irregolarmente globosa, allungata. Tronco sinuoso e molto ramoso, rami con spine di 2 cm. Corteccia grigio-bruna, con molte piccole squame. Foglie alterne, picciolate, con lobi profondamente divisi, margine dentellato e stipole appaiate alla base di ciascuna foglia. Fiorisce da aprile a giugno, ed i vistosi corimbi bianchi emanano un dolce e delicato profumo.
Di crescita rapida e resistente, il biancospino forma barriere pressoché impenetrabili quando viene piantato fitto e mantenuto basso, come usava per difendere i coltivi dagli animali vaganti.
I frutti maturano intorno a ottobre, sono pomi polposi che assumono un colore rosso-vino ed hanno proprietà astringenti. Contengono un solo seme e, oltre a fornire cibo invernale a tordi e cesene, si possono consumare sul posto o, meglio, ricavarne una marmellata ricca di vitamina C. Le foglie appena messe sono tenere e verde chiaro, e si possono aggiungere alle insalatine campestri, a cui danno un sapore simile alla nocciola. I fiori in bocciolo possono essere conservati sott'olio come i capperi, hanno proprietà sedative e cardiotoniche.
I Greci antichi ne utilizzavano i rami fioriti per adornare gli altari durante le cerimonie nuziali. Pare sia stato il greco Teofrasto a dargli il nome di Crataegus, in onore alla durezza del legno ed all'impressione di forza (kratos) che sprigiona l'intera pianta.