Si tratta di formazioni arbustive che da noi si trovano con una certa frequenza. A seconda delle specie possono vegetare nelle più svariate condizioni.
Su pendii rocciosi assolati e in ambienti aridi si rilevano piccoli arbusti ed erbe lignificate alla base, xerofile. Tra queste il semprevivo (Helichrysum_italicum), il cisto rosso (Cistus_creticus) e il cisto a foglie di salvia (Cistus_salvifolius): i due, molto simili, si distinguono facilmente al momento della fioritura (il primo con petali violetti, il secondo con petali bianchi). A questi si uniscono spesso: il convolvolo (Convolvulus_arvensis), la fumana (Fumana_procumbens), i pennellini (Staehelina_dubia) e il timo (Thymus_pulegioides) che in primavera forma chiazze colorate di rosa.
Altri cespuglieti, sempre xerofili, ma su terreni calcarei, sono costituiti principalmente dalla ginestra di Spagna (Spartium_junceum): si trovano spesso lungo le vie e i sentieri, oltre che ai margini o nelle radure dei boschi di roverella (Quercus_pubescens). In questo caso possono avere funzione protettiva o preparatoria nei confronti del querceto.
La ginestra di Spagna è caratterizzata dai fusti cilindrici e per lo più privi di foglie al momento della fioritura. L'altra ginestra abbondantemente diffusa sul territorio comunale è la ginestra dei carbonai (Cytisus_scoparius) che invece predilige suoli acidi. Con essa spesso si ritrova l'Erica_arborea e il brugo (Calluna_vulgaris). Questi raggruppamenti si possono ritrovare al margine o nelle radure dei castagneti.
Altra specie molto diffusa, pur non formando veri e propri cespugli, è il ginepro (Juniperus_communis): vegeta un po' ovunque, in pascoli abbandonati, incolti, all'interno ed al margine dei boschi e nelle schiarite. Con il ginepro si ritrovano altre specie arbustive come il citiso (Cytisus_villosus), il biancospino (Crataegus_monogyna) e le rose selvatiche (Rosa_canina).