Pianta arbustiva sempreverde, alta da 50 a 150 cm, dai rami eretti, di solito nudi tranne che alla sommità, dove sono raggruppate le foglie lanceolate, coriacee, scure e lucide, lunghe fino a 12 cm. Il fusto è elastico, resistente alla frattura. Fiori verde-giallognoli, tubulosi, che si sviluppano all'ascella delle foglie superiori.
Vive nei boschi di latifoglie, su terreni debolmente acidi fino a 800 m, dove deve trarre il maggior profitto possibile dalla poca luce solare che riesce a filtrare attraverso il fogliame. Le foglie sempreverdi aiutano l'arbusto ad assorbire la luce, di cui ha bisogno per crescere, nei momenti in cui gli altri alberi decidui sono spogli. Comincia a fiorire in inverno (febbraio), prima che la nuova copertura fogliare degli alberi sovrastanti lo costringa all'ombra per tutta l'Estate.
I frutti sono delle drupe ovoidali, prima rosso cupo, poi nero lucido, contenenti un solo seme, e sono più o meno presenti sulla pianta da settembre a novembre.
Tutte le parti di questo arbusto sono assai velenose, anche se gli uccelli ne mangiano le bacche, dal bruciante sapore, senza patirne.