Arbusto sempreverde, con un'altezza massima di 5 m. Chioma irregolarmente globosa, lassa; tronco eretto, sinuoso, bozzuto. Corteccia rossastra a solchi reticolati, rami giovani densamente pelosi. Foglie aghiformi, con una linea biancastra nella pagina inferiore. Fiori penduli in densi racemi, con corolla bianca, campanulata; antere rossicce. Fiorisce in marzo-maggio. I frutti sono piccole capsule che contengono una grande quantità di semi minutissimi.
È comune e diffusa nello stesso ambiente dove vegetano corbezzolo e leccio, su suoli acidi, accontentandosi di terreni poveri, aridi, tollerando bene la siccità. Si ritrova quindi in boschi radi, garighe, macchie e boschi sempreverdi, fino ai 600 m.
Le eriche sono molto infiammabili e tuttavia in grado di riprodursi negli ambienti percorsi dal fuoco. Specie ad accrescimento molto lento e ad alta capacità pollonifera, è utilizzata per produrre grossolane scope; un tempo i rami erano usati per preparare il "bosco" nell'allevamento del baco da seta. Il legno viene usato per lavori al tornio, come combustibile e per produre carbone. Nelle ceppaie, all'altezza del colletto, si forma un ciocco che raggiunge dimensioni considerevoli, viene estratto ogni 40-50 anni e serve per la fabbricazione delle pipe. Ha un colore rosso carico e, per essere lavorato senza che si crepi, va bollito e tagliato umido.