Arbusto dai fusti arcuati, legnosi, glabri con robuste spine di color rosso. Foglie picciolate, con stipole lanceolate, composte da segmenti ellittici, dentati. Fiori con grandi petali rosei, che compaiono tra maggio e luglio.
È la specie di rosa selvatica più diffusa sull'intero territorio, dove presenta infinite varietà, ed occupa boscaglie degradate, cespuglieti e siepi fino ai 1.500 m.
Il frutto (cinorroide) è ovale, liscio, di color rosso; presente sull'arbusto anche quando questo è privo di foglie, si fa notare anche a distanza. Ricco di vitamina C, è utilizzabile per marmellate, decotti e infusi. Una volta raccolti (con pazienza ed attenzione alle spine) vanno accuratamente setacciati, in quanto contengono numerosi acheni frammisti a peli duri e pungenti. Il nome è derivato dalla proprietà, attribuita dai Greci alle sue radici, di poter curare la rabbia. I fiori, essiccati, forniscono la base per l'acqua di rose.