Erbacea perenne, alta 10-40 cm, provvista di un bulbo dalle dimensioni di una grossa castagna, che tra agosto e ottobre da' vita a 2-3 fiori, di color lillà più o meno intenso, e di breve durata. Solo nella primavera dell'anno successivo si sviluppa un breve fusto che porta il frutto avvolto dalle foglie; quest'ultime sono strette e lunghe.
Si ritrova in ambienti aperti e sui prati, fino ai 1.400 m.
Era una celebre pianta medicinale, da cui si estraeva un alcaloide velenoso che, in modeste dosi, si utilizzava come diuretico. Il nome del genere deriva dalla Colchide, antica regione sul Mar Nero, dove la pianta abbondava, almeno secondo Dioscoride. Scambiare il suo bulbo per quello commestibile del Muscari_comosum può essere un errore fatale, come quello commesso da una coppia di coniugi di Novi Ligure, deceduti per avvelenamento nella primavera del 2012.