Puoi scaricare la traccia per seguire l'itinerario attraverso il tuo smartphone:
L'itinerario descritto in questa pagina non è segnalato e può presentare ostacoli e difficoltà impreviste, anche legate alle condizioni meteorologiche e del terreno. Prima di avventurarvi nel percorso organizzatevi con mappa e/o GPS, attrezzatevi in modo adeguato (scarponi, pantaloni lunghi, ecc.), calcolate i tempi di percorrenza con sufficiente elasticità per poter affrontare anche lunghe deviazioni!
Accesso e Parcheggio: Colognole è accessibile per strada asfaltata salendo dal bivio poco a Nord dell'abitato di Scopeti (Rufina). Si consiglia di parcheggiare alla villa fattoria di Colognole, nelle vicinanze del ristorante "Il Colognolo", ottimo punto di appoggio.
Lunghezza: 10 km. Dislivello: 700 m.
Punti d'appoggio: ristorante bar a Colognole.
Dalla Villa-Fattoriadi Colognole, in corrispondenza del ristorante, prendiamo una strada sterrata che, salendo in direzione Nord, si collega alla strada comunale. Percorsi pochi metri della comunale, prendiamo a destra la strada sterrata che sale sulla collina del Poggio alla Croce, occupato da vigneti, oliveti e case coloniche, oggi piacevoli residenze turistiche.
Arrivati sul crinale (485 m) seguiamo la strada che scende, in direzione Nord-Est, verso casa i Valloni. Attraversiamo un bosco misto con prevalenza di carpino nero; sulla nostra destra si apre un vallone fresco e silenzioso. Scesi fino al torrente che taglia la valle, e attraversatolo, proseguiamo sull'altro versante dove cambia l'esposizione e di conseguenza anche il tipo di vegetazione: il carpino nero lascia il posto ad un soprassuolo con prevalenza di querce. Questo è anche il tracciato segnalato come sentiero n. 14, che passa poco sotto la casa colonica, per poi costeggiare un bel prato con resti di alberi da frutto (meli) e scendere fino ad incrociare il crinale che scende dal Poggio dello Spicchio.
Qui lasciamo la strada (e i segnali) per scendere sul filo del crinale fino all'insediamento di Capraia, che sorge sui resti dell'omonimo castello. L'esposizione ai freddi venti di Nord-Est e il suolo povero, con roccia affiorante, costringe la vegetazione arborea a crescere più bassa e contorta, e d'inverno il luogo assume una veste quasi spettrale.
Torniamo sui nostri passi e ripassiamo dal prato, dove la presenza di qualche sorgente permette la crescita di rovi e rose canine, oltre alle onnipresenti ginestre. Risaliti oltre la casa dei Valloni, prendiamo la strada di accesso alla casa e, poco prima dell'edificio, dobbiamo individuare (attenzione!) uno stretto sentiero che sale sul Poggio dello Spicchio dirigigendosi ripidamente in direzione Nord, Nord-Ovest.
Arrivati sul crinale, dobbiamo cercare di mantenerci sul filo , fino a quando non troveremo una evidente traccia che, mantenendosi sostanzialmente in quota, ci porta sull'insellatura tra il Poggio dello Spicchio e il Poggio Le Piane. Qui troveremo una varietà di arbusti e di cespugli, talvolta difficili da aggirare, ed infine anche l'inizio di una vecchia pista di esbosco, che seguiremo in direzione Sud. Tutto il tratto dai Valloni fino a qui è abbastanza intricato, e va percorso agli inizi della primavera oppure alla fine dell'autunno, con pazienza e capacità di orientamento.
Proseguiremo quindi su un ampio sentiero, fino a trovare il filo della collina che seguiremo, in discesa, evitando le case di Cintoia (più in basso, a Ovest). Recuperato il sentiero 14, scenderemo in breve al punto di partenza.