Piccolo arbusto alto 20-50 cm, dai fusti legnosi contorti e fragili, dicotomi, con corteccia verde. Foglie sempreverdi, lanceolato-spatolate. Fiorisce da marzo a aprile, con piccoli fiori verdi, in verticilli. Produce delle bacche sferiche, semitrasparenti e bianche, vischiose.
Vive su vari alberi e arbusti (querce, salici, pioppi, meli selvatici), fino ai 1.200 m. Si tratta di un emiparassita, che vive in parte a spese della pianta ospite, nella quale affonda le sue radici, e in parte grazie alla sua modesta produzione di clorofilla. È propagato dagli uccelli, che si nutrono delle sue bacche e poi strofinano sui rami i semi vischiosi rimasti nel becco.
Era la pianta sacra ai druidi celtici, che lo usavano nei loro riti religiosi. Oggi è sempre più raro, e quindi è protetto dalla legge! In passato si faceva un uso terapeutico delle foglie, tuttora usate in erboristeria. Sia la pianta che, soprattutto, le bacche, sono tossiche per l'uomo!