Albero dal tronco eretto, nodoso e solcato, molto ramificato e diviso poco oltre la base. Corteccia brunastra, ramificata. Foglie romboidali triangolari, acute all'apice. Pianta dioica, fiorisce in marzo-aprile. Gli amenti femminili liberano in giugno dei soffici semi rivestiti di lanugine, che vengono trasportati dal vento.
Questa è la specie più diffusa di pioppi, utilizzata per alberature a crescita rapida (può raggiungere anche i 30 m) su terreni di fondo valle e lungo i corsi d'acqua. Non teme l'inquinamento e viene impiegato per formare barriere verdi intorno alle installazioni industriali.
È la specie che prevale nella vegetazione delle rive dell'Arno e della Sieve, dov'è stato piantato per consolidare l'argine, senza considerazione del carattere dioico della pianta, così ogni primavera gli abitati del fondo valle vengono invasi da una fastidiosa lanugine bianca che poteva essere facilmente evitata impiantando solo esemplari maschili. Incrociato con altri tipi di pioppo, produce ibridi a rapido accrescimento che vengono impiegati nell'industria cartaria, dei fiammiferi, degli imballaggi. In Olanda se ne ricavano i tradizionali zoccoli. La varietà italica Duroi presenta un portamento fastigiato, tanto da meritargli il nome comune di Pioppo cipressino.