Pianta erbacea perenne alta 15-40 cm. I fusti che portano i capolini, con foglie cauline squamiformi rossastre, si formano prima delle foglie basali, che si sviluppano pienamente dopo che il fiore è appassito. Esse raggiungono i 40-60 cm di diametro, sono pelose nella pagina inferiore ed hanno il picciuolo scanalato. Specie dioica, si diffonde anche grazie ai suoi rizomi striscianti e sotterranei. I capolini femminili, dalla corolla rossastra, sono portati in spighe e fioriscono in marzo-maggio.
Vive sui terreni umidi, lungo i ruscelli e fossi, fino ai 1.600 m.
Il nome del genere deriva dal greco petasos, cioè "cappello a larghe tese", dato che le sue foglie basali possono effettivamente fungere da copricapo. Utilizzato per vari rimedi dalla medicina antica. Le foglie fresche si applicavano sulle ulcere per accelerare la cicatrizzazione.