Albero dal tronco corto e ramoso alto fino a 6 - 10 m. Corteccia finemente rugosa e di colore grigio-cenerino. Foglie grandi, scabre, oblunghe, grossolanamente lobate a 3-5 lobi, di colore verde scuro sopra, più chiare sotto. Quello che comunemente viene ritenuto il frutto del fico è in realtà una grossa infruttescenza carnosa detta siconio. In una cavità all'interno del siconio sono racchiusi i fiori unisessuali, piccolissimi. Una piccola apertura apicale consente l'entrata degli insetti impollinatori che permetteranno la formazione dei veri frutti (numerosissimi piccoli acheni) che si sviluppano all'interno dell'infiorescenza (che diventa perciò una infruttescenza). La polpa che circonda i piccoli acheni è succulenta e dolce, e costituisce la parte commestibile. I modi in cui si è evoluta questa pianta, le sue strategie riproduttive e l'intervento umano, sono complesse e affascinanti: approfonditele su Wikipedia.
Oltre ai fichi coltivati presso le case contadine, troviamo piante selvatiche cresciute su vecchi muri, cisterne, ruderi, dove resistono alla scarsità d'acqua sviluppando un potente apparato radicale.
Attenzione ad arrapicarvi su questi alberi, i rami sono fragili e possono rompersi senza preavviso. Il lattice bianco che fuoriesce con facilità dai rami giovani è irritante!