Arbusto caducifoglio, talvolta alberello, alto 1-5 m. Corteccia verde, liscia nei rami più giovani, diventa poi grigia. Le foglie verde chiaro sono glabre, picciolate, opposte, sottili e acuminate, con denti piccoli; in autunno diventano rosse. Piccoli fiori bianco-verdastri a 4 petali stretti; fiorisce da aprile a giugno. I frutti sono capsule a quattro lobi, che diventano di colore rosso-rosa scuro quando maturano. Opache, non lisce, contengono quattro semi di color arancione. La loro forma e colore ricordano il rosso cappello quadrangolare che portavano i parroci.
L'albero, che si ritrova in querceti e castagneti, ai margini dei boschi e nelle radure fino agli 800 m, emana un odore sgradevole.
In antico, da semi e foglie essiccati, si produceva una polvere utilizzata per cacciare i pidocchi da bambini e animali. Dal legno bianco, duro e compatto, si ricavavano i fusi, utilizzati dalle giovani per "fare il filo", da cui l'altro suo nome volgare. I rami giovani, di sezione quadrangolare, si prestavano egregiamente ad essere carbonizzati per farne "carboncini" da disegno.
I frutti, ma anche le altre parti di questa pianta, sono velenosi!