Tipico alberello della macchia mediterranea, spesso con portamento arbustivo, il corbezzolo è mediamente alto 4-5 m, ma può anche superare i 10 m. Tronco eretto sinuoso, largamente ramoso, con ramuli pubescenti. La corteccia è bruna, rugosa, a placche sottili rossastre, e si desquama con l'età. Sempreverde, è dotato di foglie coriacee, d'un verde lucido, a lamina lanceolata, dentellate sul bordo, con breve picciolo. La fioritura avviene tra ottobre e novembre, con infiorescenze pendule, composte da fiori lunghi circa mezzo centimetro, di colore bianco a forma campanulata, con 5 piccole punte. L'epoca della fioritura permette la contemporanea presenza di fiori e frutti sulla medesima pianta. I carnosi frutti (le "corbezzole"), che maturano naturalmente dai fiori dell'anno precedente, sono grossi come ciliege, rivestiti da una buccia granulosa dapprima verde-giallastra, poi sempre più rossa.
Si ritrova in boschi sempreverdi, ai margini dei boschi e su pendii rocciosi, fino ai 6-700 m. Ricresce facilmente dopo gli incendi, ed è associato, su posizioni soleggiate, ad elicrisi, cisti, eriche, ginestre, ginepri, lecci e roverelle. È una delle poche ericaceae che tollera un suolo calcareo.
I frutti del corbezzolo si possono mangiare freschi, ben maturi, ma più spesso vengono fatti fermentare per ricavarne bevande alcoliche, oppure si mettono sotto grappa.
Specie protetta!