Grande albero caducifoglio, è il più grande acero europeo, dato che può raggiungere i 30-35 m di altezza. Ha una forma massiccia e a cupola, con fitto fogliame e rami inferiori pesanti; produce una fitta ombra. La corteccia è grigiastra, fessurata, divisa a placche, con la tendenza a diventare bruno-rosata. Le foglie sono opposte, palmate, picciolate; il picciolo è lungo quanto la lamina e a volta la supera; quest'ultima consta di 5 lobi seghettati. I lobi inferiori sono meno pronunciati. Le pagine superiori sono verde scuro. Un fungo, Rhytisma acerinum, deturpa le foglie dell'albero ma non nuoce. Sulle foglie possono anche comparire galle di Phytoptus. In autunno le foglie prendono una tonalità giallo dorata che aggiunge una spettacolare nota di colore ai nostri boschi. I fiori giallo-verdastri compaiono insieme con le foglie, in racemi penduli, tra aprile e maggio. Il frutto è una samara con ali disposte a V.
È una delle specie che entra nei nostri boschi montani di latifoglie insieme con il faggio, che è in genere la specie dominante, il frassino maggiore, l'acero riccio, il sorbo degli uc-cellatori, etc. Il suo areale si situa tra i 500 ed i 1.500 m. Predilige terreni freschi ed umosi.
Di rapida crescita, può essere abbattuto quando ha circa 60 anni, per il legno molto apprezzato, benchè possa vivere fino a 200 anni. Il legno è bianco-crema, facile da lavorare e non si deforma, compatto, omogeneo, mediamente pesante.
Specie protetta!